L’agenzia Dire lo apprende da fonti interne all’Egyptian initiative for personal rights (Eipr).

E’ stata rinviata al 7 ottobre l’udienza del processo sul rinnovo detenzione cautelare di Patrick Zaky. L’agenzia Dire lo apprende da fonti interne all’Egyptian initiative for personal rights (Eipr), l’ong con la quale il ricercatore e attivista per i diritti umani collaborava fino al suo arresto, avvenuto il 7 febbraio. I giudici si sono riuniti ieri a porte chiuse, in assenza dell’imputato e dei suoi avvocati, per decidere se prolungare o meno la detenzione di Zaky di altri 45 giorni. La decisione era attesa per stamani. Tuttavia è stato annunciato di aver accolto l’istanza degli avvocati dello studente egiziano, che hanno contestato l’assenza del loro assistito in aula e quindi la non completezza del procedimento. Patrick Zaky non si sarebbe potuto presentare in tribunale per difficoltà legate al trasferimento: attualmente è detenuto nel settore di massima sicurezza del carcere di Tora perché accusato di vari reati, tra cui quello di sedizione.

Alla Dire il portavoce di Amnesty international, Riccardo Noury, ha commentato: “Il breve rinvio dell’udienza potrebbe essere una buona opportunità per fare pressioni sulle autorità egiziane affinché Zaky sia rilasciato. Per questo lanciamo un appello al governo italiano: la detenzione di Zaku è ingiusta e illegittima e il nostro governo deve rimettere il nome di Zaky nella sua agenda politica, dato che negli ultimi mesi è completamente scomparso”.

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