La Commissione di Garanzia nega il permesso allo sciopero femminista-transfemminsta dell’8 e del 9 marzo, indetto da Non Una Di Meno a causa del Coronavirus.

Nel comunicato le attiviste dichiarano:

nonostante l’impossibilità di astensione dal lavoro salariato, non rinunceremo affatto a occupare le strade e le piazze in tutte le forme che saranno possibili, in comunicazione transnazionale con ogni lotta femminista, con tutta la fantasia e la moltiplicazione di pratiche e linguaggi di cui siamo capaci”

Quindi le manifestazioni si terranno.

Nel comunicato Non Una di Meno denuncia anche che:

  • quest’anno sono state uccise quattordici Donne, di cui sei Trans;
  • nella chiusura delle scuole migliaia di lavoratrici hanno visto lo stipendio decurtato o azzerato;
  • le lavoratrici della sanità stanno lavorando senza sosta, a causa dell’emergenza, a parità di salario;
  • più in generale, l’emergenza Coronavirus ha oscurato la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici, non dimenticando i lavori  a chiamata e più in generale le Partite Iva;
  • la quarantena è, nei fatti, impossibile per coloro che non hanno una casa.

Non Una Di Meno si conferma un movimento molto importante nel panorama italiano, portatrice di principi, di diritti, di cultura dell’uguaglianza.