Durante il Forum Mondiale dell’Economia del gennaio 2020 a Davos, Svizzera, un gruppo di facoltosi imprenditori, appoggiato da alcuni capi di stato, lancia l’ambiziosa campagna mondiale “One trillion trees” per piantare mille miliardi di alberi in dieci anni, al fine di contrastare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici catturando una grande quantità di CO2. Un metodo relativamente semplice ed efficace per asssorbire CO2 è in effetti la crescita della vegetazione, poiché il legno trattiene il gas serra in alta concentrazione.

Tra i fondatori e finanziatori della campagna c’è Marc Benioff, un imprenditore americano del settore del software. Persino Donald Trump, negazionista incallito dei cambiamenti climatici, e il presidente della Colombia Duque si sono dichiarati pronti a sostenere la campagna.

Non è chiaro dove pensano di recuperare le superfici necessarie a piantare così tanti alberi. Se calcoliamo che ogni albero, per poter crescere e svilupparsi abbia bisogno di 10 m2 (più o meno una distanza di 1,8 metri dal suo tronco in ogni direzione), ci vorrebbe la superficie dell’intera Europa. Sottrarre terreni agricoli alla produzione alimentare non sembra una buona idea. E piantare alberi in terre aride e climi caldi presenta ovvi problemi di sopravvivenza delle giovani piantine.

A livello più locale nel novembre 2019 il Comune di Milano guidato dal sindaco Beppe Sala crea il Fondo ForestaMI, promettendo di piantumare 3 milioni di alberi nell’area metropolitana milanese entro il 2030. Anche in questo caso non è chiaro dove si vadano a reperire le superfici necessarie.

Baggio, periferia di Milano. Monocultura di alberi

Piantare alberi è certamente un’azione lodevole in sé, ma il nostro pianeta, e l’umanità con esso, ha bisogno di foreste naturali, non di monoculture di alberi destinate presto o tardi allo sfruttamento. E soprattutto il pianeta ha bisogno che le foreste ancora esistenti vengano finalmente protette. Il disboscamento delle foreste in Amazzonia e nell’Africa orientale continua a grande velocità. La FAO calcola che ogni giorno ventimila ettari di foreste pluviali vadano perduti. Anche il Comune di Milano, nel suo piccolo, non ha esitato nel dicembre 2019 a dare il via al taglio degli alberi secolari nel Parco Bassini in zona Lambrate e a consentire poche settimane fa la distruzione del pioppeto della Goccia di Bovisa nel nord della città.

In realtà non ci sarebbe alcun bisogno di piantumare alberi. La natura ha la capacità di ripristinare la copertura boschiva da sola, se viene lasciata libera di agire. Questo fenomeno si può osservare anche alla periferia di Milano sui terreni abbandonati, dove ricrescono spontaneamente arbusti e alberi, rigenerando spazi apparentemente incolti e caotici, ma in realtà preziosissimi per la biodiversità e rifugio di innumerevoli specie vegetali e animali.

Alberi cresciuti spontaneamente su terreni abbandonati a Milano S. Cristoforo

Il Bosco in Città realizzato nel 1974 da Italia Nostra ad ovest di Milano è un bell’esempio di come si possa rigenerare un bosco naturale con laghetti e zona paludosa su un’area precedentemente abbandonata e priva di vegetazione.

Zurigo ha fatto ancora di più: a sud della città è stato istituito a partire dal 1985 il grande Parco Sihlwald di 11 km2, la cui area centrale di 4 km2 è una zona di perfetta wilderness dove non è consentito l’accesso ai visitatori. Dopo secoli di sfruttamento e taglio della foresta, cessati completamente nel 1996, ora la natura può guarire da sola sviluppandosi liberamente.

Veduta del Parco Sihlwald a 10 km da Zurigo. Foto di  HayleyPayne, Wikimedia Commons

Per saperne di più:

https://www.1t.org/

https://www.trilliontreecampaign.org/

https://www.theverge.com/2020/1/31/21115862/davos-1-trillion-trees-controversy-world-economic-forum-campaign

http://forestami.org/

https://www.pressenza.com/it/2020/01/distrutto-allalba-il-parco-bassini-a-milano/

http://www.parcogoccia.com/

https://www.pressenza.com/it/2020/03/milano-colpo-basso-al-bosco-la-goccia-abbattuto-un-intero-pioppeto-piantato-negli-anni-70/

http://www.boscoincitta.it/

https://www.wildnispark.ch/en/the-park/sihlwald-nature-discovery-park/history-of-the-sihlwald