Continuano le innumerevoli criticità ed effetti collaterali in Abruzzo di fronte al decreto del Governo per l’emergenza del Coronavirus. Tra le varie problematiche nella regione si è presentata anche la questione idrica che, in seguito alle ristrettezze che porta l’intera popolazione nel restare a casa, ha causato l’aumento dell’utilizzo dell’acqua del 30%.

Una percentuale molto alta, che va ad aggravare una situazione emergenziale esistente già prima del 9 Marzo scorso, in cui in vari paesi del vastese si sono verificate delle vere e proprie riduzioni o addirittura sospensioni del servizio idrico. La mancanza di piogge ed un inverno mite, fenomeni non insoliti a causa del cambiamento climatico globale, ma soprattutto la mala gestione da parte delle società idriche abruzzesi ( https://www.wordnews.it/provincia-di-chieti-a-secco-anche-a-natale-finira-mai-lemergenza-idrica) hanno ancora di più intensificato l’emergenza.

Ma in un periodo in cui tutta la popolazione è esortata a lavarsi spessissimo le mani e alla massima cura dell’igiene personale e degli ambienti per prevenire e contrastare il virus, è conveniente ridurre il servizio?

Da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, il consumo d’acqua è salito. È come se fosse ogni giorno sabato o domenica, quando normalmente si registrano maggiori consumi. Ormai da alcuni giorni, ovvero da quando la gente è in casa, come richiesto nel DPCM, stiamo assistendo ad un sovraconsumo, considerando solo il fatto per esempio che si raccomanda di lavarsi spesso le mani, e che comunque stando sempre in casa, si utilizza ovviamente più acqua” così il direttore tecnico dell’Aca Lorenzo Livello che ha poi spiegato come dopo un inverno secco, la situazione in vista dell’estate sia tutt’altro che incoraggiante: “Le falde hanno poca acqua e se prima speravamo in un febbraio ed un mese di marzo piovosi, a questo punto è difficile immaginare che la situazione possa rovesciarsi. Per questo nelle prossime settimane invieremo una comunicazione a Regione e Ato per segnalare quelle che sono le dotazioni attuali in vista della stagione estiva. Le proiezioni in vista dei prossimi mesi sono di carenza idrica, per cui – ha concluso Livello – bisognerà lavorare per mettere in atto politiche di razionalizzazione“.

Stiamo vivendo una situazione di emergenza che mai avremmo pensato si potesse verificare e stiamo lavorando con impegno massimo, ma di più davvero non si può fare” dice il Presidente della Sasi, società Abruzzese per il servizio Idrico, Gianfranco Basterebbe, che torna ancora una volta a fare il punto sull’attività della società. “In questi giorni drammatici non scegliamo di razionare la risorsa idrica, lo facciamo perché è necessario. E se posso comprendere le reazioni dei cittadini del vastese provati da quanto sta succedendo, faccio fatica a comprendere le accuse che ci vengono rivolte da chi forse dovrebbe sapere che continuare la programmazione dei razionamenti è l’unica scelta possibile per assicurare l’acqua. Voglio anche sottolineare che l’assenza di pioggia, al di là dell’emergenza Coronavirus, non può non creare problemi. Stanno in questi giorni venendo meno le sorgenti superficiali e questo si ripercuote negativamente. A Fara San Martino sono accese tutte e quattro le pompe, di più, lo ripeto, non possiamo fare”.

Per questo, Aca ha diffuso una serie di consigli per evitare sprechi che possono portare ad una riduzione anche significativa dei consumi.
Fra questi, è fondamentale chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, ci si rade o lava le mani considerando che si potrebbero risparmiare 6 litri al minuto. La doccia è fortemente consigliata in quanto consuma circa 20 litri d’acqua, mentre per il bagno ne occorrono 150.

Lavare poi le verdure lasciandole in ammollo ed evitando l’acqua corrente, risciaquandole velocemente solo alla fine con un getto d’acqua. Il risparmio per una famiglia di tre persone, all’anno, sarebbe di circa 4.500 litri. Usare inoltre lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, con un risparmio annuo per famiglia di tre persone di 8.200 litri.
Non utilizzare acqua potabile per orto e fiori del terrazzo, usando acqua già utilizzata per altri scopi come per esempio per le verdure, mentre per il ferro da stiro si può utilizzare l’acqua dei deumidificatori e condizionatori che fra l’altro sono completamente prive di calcare. Infine scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella, evitando di lasciarli sotto l’acqua corrente.