Oggi abbiamo chiamato il Magnifico Rettore dell’Università di Torino, era in riunione, non ha potuto risponderci, la sua segreteria ci ha indirizzato all’ufficio stampa di UniTo.

Lo abbiamo chiamato in relazione ai fatti occorsi il 13 e il 14 febbraio scorsi.

Abbiamo comunicato la richiesta, più di 3 ore fa via mail all’ufficio stampa, come ci è stato chiesto di fare durante la telefonata, di ricevere note o comunicati a commento degli eventi, ma fino a questo momento non ci è pervenuto nulla.

Abbiamo pertanto deciso di avviare una conversazione – da queste pagine – col Magnifico Rettore Stefano Geuna.

Giovedì 13 ci sono stati scontri tra gli studenti del Collettivo Universitario Autonomo e le forze dell’ordine, durante una manifestazione del FUAN in occasione del seminario sulla verità storica delle Foibe  in aula D5 del Campus Universitario. Durante questi scontri, avvenuti all’interno del Campus, sono stati fermati 4 studenti di cui 3 arrestati, un ragazzo e due ragazze.

Premesso che, per quanto concerne i momenti nei quali siamo stati presenti, la situazione non ci pareva certo da cariche, la prima domanda che mi sorge spontanea è: ma non si poteva eventualmente usare delle cariche di alleggerimento? Senza arrestare degli studenti sul suolo universitario?

In un’ottica di ordine pubblico: che senso ha in una città già ferita da scritte neonaziste/neofasciste, dove ci sono state pregresse provocazioni in occasione di analoghi incontri sulla verità storica delle Foibe, arrestare 3 ragazzi, per avere poi una città ancor più esasperata e piena di cortei?

Prendiamo a prestito da Facebook questo video:

Questo video ci pare piuttosto interessante, perché?

Da questo video si evincerebbe che: durante un’assemblea degli studenti il giorno successivo agli scontri, il corpo della sicurezza del Campus abbia cercato di sgomberare il Campus stesso, per ordine del Magnifico Rettore.

Perché? Perché sgomberare semplicemente per un’assemblea studentesca? Sottolineo che durante gli scontri, il giorno prima, il Campus non è stato minimamente sgomberato e che le attività sono continuate regolarmente.

Perché dalla Regione Piemonte (Maurizio Marrone, FdI) e dalla presidenza di EDISU (Alessandro Sciretti, Lega)  sono piovute dichiarazioni sulla revoca di eventuali borse di studio concesse agli studenti coinvolti?

Dichiarazioni demagogiche, perché un conto è dire: “Revocheremo le borse di studio a Tizio e Caio in funzione dei fatti avvenuti”, un altro conto è una dichiarazione generica che non ha dati a supporto e possibilità di riscontro, data la genericità, peraltro invalidante, della dichiarazione stessa.

Non solo: siamo sicuri che questo possa davvero avvenire? E se per norma legislativa una borsa di studio non possa essere revocata per i motivi addotti: Sciretti non dovrebbe dimettersi, se non altro perché non sa di cosa parla?

Ed ora mi rivolgo a Lei Magnifico Rettore Geuna, da queste pagine in mancanza della possibilità di una conversazione diretta. La scienza sappiamo non essere (ovviamente) democratica per definizione, ma Lei è il Rettore anche delle Facoltà Umanistiche.

Non crede che sia importante che i ragazzi possano confrontarsi e sviluppare il pensiero critico all’interno dell’Università, come hanno da sempre fatto, senza l’intervento di Forze dell’Ordine all’interno dei campus e delle Facoltà, fatti che ricordano periodi e luoghi non certo di specchiata democrazia?

Cosa ne pensa dell’antifascismo?

Non ritiene che il Suo Ruolo sia anche di Guida e autorevolezza morale, nella salvaguardia di tutti i “Suoi” studenti?

Pensa di esserne all’altezza?

Saremo lieti di pubblicare qualunque replica da parte del Magnifico Rettore Stefano Geuna.