“È la notte delle spedizioni punitive. In questo momento un gruppo di fascisti e abitanti dell’isola di Lesbo hanno tentato di entrare e aggredire i rifugiati dentro il campo di Kara Tepe. Qualsiasi migrante viene visto per strada viene massacrato di botte. Io sto lasciando l’ambulatorio dopo aver fatto la medicazione delle ferite e mi sto dirigendo verso il campo per cercare di documentare questa ennesima violenza nei confronti di esseri umani inermi.”

La notte del 4 febbraio, l’attivista Nawal Soufi è stata picchiata da una cinquantina di giovani greci e la sua auto gravemente danneggiata da un gruppo di abitanti di Moria, a Lesbo, sotto gli occhi della polizia.
Fortunatamente Nawal non era sola, tre ragazzi del campo che erano con lei hanno cercato come potevano di farle scudo con il loro corpo. Gli agenti sono intervenuti solo all’ultimo e le hanno esplicitamente detto che la sua presenza non è gradita nell’isola. Nawal ha dovuto andare in ospedale a farsi medicare le ferite.
Altri migranti, fra cui una ragazza afgana, sono stati brutalmente aggrediti da bande di fascisti nella zona intorno ai campi di Moria e di Kara Tepe, non lontano dal capoluogo Mytilene.

La tensione nell’isola è salita a livelli altissimi per il sovraffollamento, la mancanza di prospettive, la totale assenza di assistenza e cure alla popolazione dei migranti e anche in seguito delle politiche adottate dal governo e in generale dagli Stati Europei.
Data la situazione esplosiva all’interno del campo, si sono susseguite manifestazioni di protesta, brutalmente represse dalla polizia.
Le proteste a Lesbo continueranno, nonostante la repressione della polizia di ieri, nonostante il gas, le minacce, i blocchi, gli arresti; nonostante al campo ieri non sia arrivato cibo e acqua e le bancarelle siano state chiuse per motivi di ordine pubblico.

Esprimiamo la nostra totale solidarietà e pieno appoggio a Nawal e condanniamo fermamente questi atti violenti, nonché l’indifferenza della polizia greca che permette che i gruppi di fascisti agiscano indisturbati.

Gruppo Attivisti/e Nord-Sud

Adesioni:
Carovane Migranti
Movimento Civile Umani per R-esistere Firenze
Move To Resist
Federazione del Sociale USB Sicilia
Solidarietà siriani liberi in Italia
Presidio Solidale Torino